Voglio un mondo dove le Donne non devono subire violenza!
“Chi è nell’errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza”
Goethe
È proprio così che penso delle persone che commettono violenze sugli esseri umani, soprattutto nei riguardi delle donne.
Violenze fisiche, verbali e psicologiche.
Non sto qui a raccontare la mia esperienza, ma so che è uguale a quella di molte altre donne.
Donne che subiscono abusi da un marito violento o da un padre o magari un fratello.
Molestie nell’ambiente di lavoro da parte di capi senza scrupoli o colleghi viscidi e prepotenti.
Ma a volte siamo anche noi stesse che ci facciamo male da sole: quando ci insultiamo, ci denigriamo o ci giudichiamo tra donne, anche questa è violenza. Ed è forse la più odiosa, perché viene da chi per prima dovrebbe capirci, aiutarci, supportarci.
Sono state tante le manifestazioni che si sono svolte in questi giorni per far riflettere sulla violenza contro le donne.
Tantissimi dibattiti ed eventi in tante città italiane, e anche in Parlamento dove tante donne hanno raccontato a cuore aperto la violenza subita, cercando di essere di conforto e di aiuto per altre donne.
Anche la mia città ha dato prova di essere attenta a questa grave problematica e lo ha fatto attraverso una bellissima iniziativa dell’Assessora alle Politiche Sociali Loredana La Barbera supportata da tutta l’amministrazione comunale e con una grande risposta da parte della cittadinanza.
Agli ingressi del Palazzo Comunale, degli uffici dei servizi sociali, dell’asilo nido comunale e del consultorio, sono state collocate delle scatole rosse, nelle quali chiunque poteva inserire il proprio pensiero rispondendo alla domanda: cosa significa per te violenza?
Tante le risposte che hanno definito la violenza nelle forme più diverse. A dimostrazione che la violenza non è solo fisica, ma purtroppo ci sono tanti altri modi per praticarla.
Un’iniziativa che ha avuto davvero un grande riscontro tanto che i biglietti scritti dai cittadini sono stati trascritti in un documento e pubblicati.
Quella delle scatole rosse vuole essere la prima di tante iniziative come dichiarato dall’Assessora che ho avuto il piacere di raggiungere telefonicamente e che mi ha concesso un pensiero:
La scatola rossa è un’idea che vorrei portare avanti nel tempo come simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Questa idea oltre ad essere al suo primo passo vorrei che diventasse un vero percorso con delle iniziative periodiche. Credo che offrire la possibilità alle persone di fermarsi e riflettere su ciò che significa violenza possa aumentare la consapevolezza che ognuno di noi ha sul problema e quindi possa arrichire la nostra città tramite l’utilizzo del libero pensiero dei cittadini.
Io da donna spero che davvero non si aspetti una giornata nazionale per riflettere, ma mi auguro che ognuno di noi lo faccia costantemente e che prenda atto che la violenza contro le donne da parte di uomini, ma anche di altre donne è un atto vile, ignobile e meschino.