Regionali Sardegna, conosciamo Roberta Cannas
Continua il nostro viaggio alla scoperta delle candidate Donna alle prossime elezioni Regionali della Sardegna.
L’impegno de La Frack Magazine è appunto quello di farvi conoscere più da vicino le Donne che hanno deciso di scendere in campo e di metterci la faccia, a prescindere dai loro schieramenti e colori.
Non siamo qui per giudicare, ma appunto per conoscere, democraticamente le opinioni e i progetti altrui.
Ognuno di noi trarrà poi le proprie conclusioni e voterà chi più la/lo rappresenta.
Voglio farvi conoscere Roberta Cannas, mamma di due bimbi e Avvocata, candidata nel collegio del Sulcis Iglesiente, buona lettura!
Chi è Roberta Cannas?
R: Sono una Avvocata, mamma di Caterina e Pietro, di Carbonia, città dove sono nata quarantatre anni fà e dove sono cresciuta. Amante del teatro e dei viaggi, idealista e passionale ma anche fortemente pragmatica e caparbia, vuoi per indole vuoi per formazione professionale.
Sulcitana d’origine e per scelta, giacché nonostante abbia vissuto a Cagliari durante gli studi universitari e la pratica forense e nonostante il capoluogo resti la mia sede principale di lavoro, ho scelto dopo il matrimonio di tornare a vivere nel Sulcis.
Ho deciso di vevere a San Giovanni Suergiu, desiderando fortemente che i miei figli crescessero nello stesso ambiente in cui sono cresciuta io e amando molto il mio territorio, pur nella consapevolezza delle difficoltà sempre crescenti della mia zona e delle criticità spesso evocate ma purtroppo non ancora affrontate in maniera incisiva.
Perché hai scelto di candidarti?
R: Ho scelto di candidarmi in una lista che fa capo al candidato presidente Massimo Zedda, spinta dalla voglia di contribuire al suo progetto politico regionale e nella convinzione che la partecipazione attiva sia un dovere di ognuna di noi e che non sia temerario né ingenuo, anche per una outsider, offrire, con sincerità e trasparenza, la propria piena disponibilità e il proprio contributo rappresentativo anche nella massima assemblea sarda.
A cosa daresti priorità nel caso venissi eletta.
R: Porterei con me le priorità di cittadina, lavoratrice e madre sarda, che credo siano comuni ai miei conterranei: la preoccupazione per il futuro, non solo occupazionale, dei nostri giovani e non;
la tutela del nostro territorio che è strettamente connessa alla qualità della vita e alla tutela della salute.
La valorizzazione delle risorse naturalistiche di ineguagliabile pregio, anche al fine di raggiungere uno sviluppo turistico di livello.
Naturalmente però il mio impegno prioritario sarebbe rivolto a dare voce alle esigenze di un territorio purtroppo quasi al collasso.
Un territorio che affanna tra il desiderio di rinascita e i mille ostacoli frapposti alla realizzazione di un vero progetto che affranchi il Sulcis da una condizione di malessere diffuso in cui tuttavia esistono eccezionali risorse, naturalistiche, culturali, archeologiche e umane.