Regionali Sardegna, conosciamo Paola Casula
Sono 700 le candidate Donna alle prossime elezioni Regionali della Sardegna.
Un bell’esercito, una bella squadra, di madri, professioniste, appassionate e con forti ideali. Sono sicura che sapranno portare una bella ventata d’aria nuova, e avranno tanto da dare agli elettori che si fideranno di loro.
Una che sicuramente ci crede e combatte da tempo è Paola Casula, già Sindaca di Guasila, che per voi lettori di La Frack Magazine è già di famiglia!
Ma cerchiamo di capire chi è davvero Paola e perché ha deciso di scendere in campo.
Chi è Paola Casula
P: Una giovane donna idealista. Felicemente fidanzata, figlia di semplici lavoratori che non hanno mai fatto politica ma che mi hanno insegnato i valori dell’impegno, del lavoro e del rispetto. Ho iniziato a lavorare da giovanissima, prima nello studio di un commercialista, poi in Camera di commercio a Cagliari, fino a vincere il concorso in un comune limitrofo a quello che amministro.
Grazie ai valori trasmessi dalla mia famiglia, ho sempre prestato servizio in comunità, dalla Parrocchia all’assistenza fiscale e all’associazionismo, con i più giovani e con gli anziani. A un certo punto della mia vita si è presentata la possibilità di impegnarmi nel mondo della politica, e da lì ho deciso che quella fosse la mia vocazione.
Perché hai scelto di candidarti?
P: I motivi sono diversi. Il primo è che era un DOVERE, per tutte le battaglie che in questi anni abbiamo portato avanti, come Donne rivendicando una maggiore rappresentatività in Consiglio Regionale. Alla prima occasione non ci si poteva esimere da questa sfida.
Il secondo motivo è che in questi anni ho sempre pensato che la politica regionale dovesse aprirsi ad una prospettiva di sviluppo partendo dal modello delle comunità e dei paesi, di vicinanza alla gente e di semplificazione. Con Massimo Zedda credo che questo progetto possa essere portato avanti, ed era un mio dovere contribuire a realizzarlo.
A cosa daresti priorità nel caso venissi eletta?
P: Nella mia campagna elettorale ho messo in evidenza alcune parole chiave, che racchiudono in se stesse tanti concetti ma che ovviamente non sono esaustive.
COMUNITA’ e PAESI da difendere nei valori della vita sociale e delle tradizioni e da prendere come esempio e modello di sviluppo partendo da una maggiore concertazione tra Regione e Enti Locali.
RISPETTO delle persone, dell’ambiente, dei luoghi e dei paesaggi.
DONNE, garantire e investire sulle pari opportunità.
Promuovere la partecipazione femminile in tutti gli ambiti pubblici e privati, proseguire nel contrasto alla violenza in modo più concreto rispetto ad oggi. Promuovere l’ incremento dei servizi socio-assistenziali e la promozione del valore sociale della maternità e della paternità.
LAVORO, riscoprirne la dignità ed attuare politiche a tutela dei lavoratori e delle imprese semplificando i processi che molto spesso ne bloccano lo sviluppo; CULTURA, a partire dall’istruzione e dalla lotta alla dispersione scolastica, alla riscoperta del valore della cultura come possibilità di crescita.