Proseguono le interviste alle candidate alle prossime elezioni regionali della Sardegna.
La Donna meravigliosa, ospite del nostro magazine è Angelica Grivèl Serra, classe 1999, si avete capito bene, non ha neanche 20 anni. Ma possiede già una grinta, una preparazione e una cultura da fare invidia agli esperti del settore.
Mi ha subito colpita per la capacità di rispondere ad alcuni attacchi su facebook, con una calma e una cortesia, che nonostante la mia età e la mia esperienza io non sarei stata capce di utilizzare.
Ma conosciamola più da vicino
Chi è Angelica Grivèl Serra?
Foto di Alessandro Perra
A: Vivo la mia ultima età teen con la ferma consapevolezza delle mie radici, tramandate dalla mia ineffabile, geniale genitrice: risalgo fieramente all’Ogliastra più profonda, struggente e teutonica. Eppure, vivo davvero sul mare sin dalla nascita: sono adusa al gioco dell’acqua che lambisce e schiaffeggia, mai leziosa, talora ardua. L’epilogo della mia esperienza al liceo classico mi conduce a sospendere momentaneamente la mia salda idea di frequentare la facoltà di Filosofia, per intraprendere un anno di turbinii, esperienze di scrittura e di vita con mia madre d’anima, Michela Murgia. Che cosa faccio? Rendo la scrittura mia abitudine quotidiana, perché appassionata verbalizzante delle epifanie che mi vengono donate e perché credo nell’autorità delle parole. Trovo affascinante l’attività dello studiare e mi nutro di libri. In evoluzione, mai pacificata.
Perché hai scelto di candidarti?
A:Vero è che si tratta di una proposta: un fatto accidentale non annoverato tra i miei programmi più prossimi. La vera scelta è stata quella di accogliere la richiesta e farne un esperimento di vita, dopo qualche attimo di titubante riflessione e dialogo con le persone a me più vicine. Leggo la mia candidatura come un’occasione per propormi senza infingimenti: credo di poter portare con me nient’altro che me stessa e tutto ciò che ha contribuito alla mia formazione in quanto persona, studentessa, donna. Sono candidata nella lista ‘Noi, la Sardegna con Massimo Zedda’, nel collegio di Cagliari.
A cosa daresti priorità nel caso venissi eletta?
A: Confiderei nel poter attribuire una priorità fondamentalmente a due cause. In primo luogo, sceglierei di rendere fruibili sempre più strumenti e spazi culturali a favore dei giovani, per far sì che ne possano beneficiare in modo costruttivamente autonomo, senza percepire costrizioni, ma solo per il gusto di esercitare e diffondere la cultura. Non potrei poi non incentivare una proposta di aiuto concreto agli anziani. Credo fortemente nel libero diritto di poter continuare a vivere, essere curati e assistiti nella dimensione accogliente del proprio luogo natio; e sostengo l’idea per cui ciascun anziano possa usufruire di assistenza nel proprio paese di nascita. Magari tramite la costruzione di luoghi di accoglienza, statali e vigilati, proprio al fine di impedire l’allontanamento dalla terra d’origine.
Non so voi, cari lettori, ma a me questa ragazza mi affascina e mi rende speranzosa! Abbiamo tanti giovani capaci, dobbiamo solo dare loro fiducia!
Rileggendo queste parole, riscopro un enorme sguardo di futuro che questa preziosa ragazza ha espresso!!!! Brava Angelica!