Con i Pattini ai Piedi: Leonardo e Alessio un sogno sulle ruote
Ho provato tanti sport, ho giocato a tennis, ho sciato… ma il pattinaggio per me è lo sport più bello. Tanti dicono che sembra di volare… io non lo so, non ho mai volato! Ma è una sensazione speciale… sembra così facile a guardarsi, e invece c’è bisogno di tanta concentrazione. (Carolina Kostner)
Il pattinaggio è uno di quegli sport che mi ha sempre affascinata. Da piccola ricordo il tifo smisurato che si faceva a casa mia per Luana Pilia, campionessa Mondiale di questo sport e mia concittadina. Mia madre ne parlava davvero con orgoglio e sono cresciuta conoscendo questo sport proprio grazie a lei. E’ per questo che quando sono venuta a conoscenza delle imprese sportive che stanno compiendo due piccoli atleti della mia città non ho potuto fare a meno di cercare di conoscere la loro storia.
Leonardo e Alessio, 11 anni è un grande sogno: pattinare!
Ho incontrato i due piccoli pattinatori una mattina mentre si allenavano nella pista semi abbandonata dell’ex liceo Classico Gramsci. Ad accompagnarli e guidarli nell’allenamento Stefano Mannai, papà di Alessio e pattinatore da grandi risultati anche lui. Sicuramente dato che il buon sangue non mente Alessio deve aver ereditato dal papà la passione e l’innata capacità di riuscita in questo sport.
Grande impegno e forza per due sportivi senza sede.
Quello che mi ha colpito di più nell’incontrare le due piccole promesse del pattinaggio è stato il loro atteggiamento umile, la loro gioia nell’indossare quelle linee di rotelle ai piedi, il loro sentirsi pattinatori dentro. Stefano mi ha dato alcune informazioni tecniche circa l’utilizzo della pista trasandata del liceo con cemento vecchio e sfatto.
La usano come rinforzo (spero di aver capito bene!) all’allungamento della gamba in corsa, come preparazione alle gare su circuito stradale. Loro non hanno un vero e proprio luogo dove allenarsi. Devono arrangiarsi! Carbonia ha un bellissimo e grande circuito sportivo in via Ballila, completo anche di pista per pattinaggio, che loro usano alternativamente. Ma è lasciata a se stessa, completamente vandalizzata.
Circuiti sportivi incustoditi e abbandonati
Non c’è un intervento delle istituzioni volto a tutelare e a ripristinare questo grande spazio che davvero manca in città.
Chi ne fa uso deve arrangiarsi come può, provvedendo a ripulire dalle erbacce, dalle bottiglie di vetro lanciate da nullafacenti per gioco. Insomma un vero e proprio tesoro abbandonato.
Fuori città per provare ad acchiappare un sogno
Stefano mi ha raccontato che ormai i ragazzi fanno parte di una squadra di Quartu Sant’Elena, la Roller Team Sardegna. Sono dunque costretti a viaggiare per potersi allenare in strutture adeguate e a norma sino ad arrivare alla pista di più recente costruzione sita a Villasor, a circa 60 km da Carbonia. Insomma i ragazzi per inseguire i loro sogno devono davvero fare tanti sacrifici.
Due campioni in casa e in pochi ne sono a conoscenza
Io vi parlo di due giovani ragazzi che pattinano da quando avevano 6 e 4 anni. Due giovani che alle ultime varie gare a livello nazionale hanno ottenuto grandissimi risultati piazzandosi sempre tra i primi 6 posti.
Sapere che non siamo in grado di supportare dei ragazzi di talento come questi è una grande sconfitta per tutta la nostra comunità. E’ solo grazie a genitori come Stefano che fanno tanti sacrifici per seguire i loro ragazzi che ancora questi giovani possono permettersi di sognare. Sacrifici non solo in termini fisici ma anche economici. Pensate che il costo di tutto grava solo sulle famiglie, dall’attrezzatura al costo delle trasferte anche oltremare.
Lo sport dovrebbe essere per tutti e alla portata di tutti. Lo sport dovrebbe essere il bene primario per i giovani.
Lo sport è vita, raccoglie, crea gruppo, toglie dalla strada. Dà supporto e obbiettivi. Lo sport è il modo migliore per insegnare ai ragazzi sacrificio, sana ambizione, spirito di gruppo. Ma anche solidarietà, uguaglianza e accettazione.
Ci si può drogare di cose buone… E una di queste è certamente lo sport.
(Alessandro Zanardi)
Mi hai emozionato! leggere queste storie, la tua capacità di raccontare storie di vita vera, di sogni, di sport di talento è davvero un toccasana e adesso mi verrebbe voglia di conoscerli questi due ragazzini e di fare tanti complimenti ai loro genitori che hanno scelto lo sport come elemento fondamentale per la crescita dei i propri figli. Lo sport è disciplina, rispetto, competizione coraggio e felicità per il singolo e per il gruppo! avanti tuttaaaa
Sono davvero due ragazzini super! Educati sorridenti e soprattutto felici. Sono l’esempio che lo sport, la vita sana e la famiglia sono ancora importanti per crescere persone come si deve! Felice di averti emozionata