Il mio cuore Bianco Blu
Il dovere di parlare
In molti mi avete chiesto che fine io abbia fatto, come mai non pubblicassi da più di 10 giorni!
Come potete immaginare avere 5 figli in età scolare e prescolare non ti lascia molto tempo, se in mezzo poi ci metti anche gli esami universitari, e tuo marito che a sua volta si iscrive all’università, avendo anche un lavoro che lo porta lontano da casa per 10 ore al giorno… ebbè, capite bene che di tempo ne resta davvero pochissimo.
Però poi accadono delle cose, vengo a conoscenza di fatti, sui quali, vi giuro, vorrei tacere, ma proprio non ce la faccio.
Lo Sport e il suo posto d’onore nella mia famiglia
Non sono una sportiva praticante ormai da 15 anni! Vado a camminare, cerco di fare lunghe passeggiate quando posso, ma proprio causa tempo sono davvero pochissime le volte in cui posso concedermi una bella corsa.
Però sono una sportiva “tifante” ahahah! Seguo Formula Uno e Moto GP, mi piace il nuoto e adoro la pallavolo.
Ma c’è uno sport che a casa mia è sacro: Il Calcio!
Mia figlia Miriana è una tifosa sfegatata, la sua tesina di terza media era su Pelè. Eros vuole diventare un calciatore e Alex tira i calci al pallone da quando ha iniziato a camminare.
La domenica in casa è tutta sintonizzata su Sky, non guardiamo solo le nostre squadre del cuore, ma ci piace vedere lo Sport Calcio in generale.
A un Sardo non toglierli il Cagliari e a un Carboniese non toccargli il Carbonia
Il Cagliari è la squadra Sarda per eccellenza. Anche se un sardo non segue il Calcio, come mi ha ricordato Andrea Mastino, saprà sempre che risultati ha fatto in campo.
Questo vale anche per chi come me è di Carbonia! Il Carbonia Calcio è parte integrante della vita cittadina. La squadra è un forte motivo di orgoglio per i suoi cittadini. Mio marito ne è un esempio, grande sostenitore del Carbonia. Per non parlare di mio cognato Alessandro, membro attivo della tifoseria ufficiale dei Briganti, che si è anche aggiudicata il premio come migliore tifoseria nello scorso campionato.
Carbonia, una squadra che ha portato grandi soddisfazioni negli anni
Non vi sto parlando di una squadra di quartiere che aggrega i ragazzi dell’oratorio e fa comunque un gran bel lavoro.
No, vi parlo di una squadra che negli anni ha vinto e anche tanto! Vi racconto di una squadra fondata nel 1939, che nella partita d’esordio battè la squadra avversaria per 4 a 1. Un squadra che ha militato in C e ha addirittura sfiorato la Serie B.
Perché non si da lustro ai pregi cittadini?
Tutto bello vero? Quindi vi starete chiedendo come mai io vi stia raccontando della mia squadra del cuore?
Perché vi voglio parlare di una squadra che non è un semplice tifo, ma uno status, un modo di essere.
Il Carbonia è nel sangue di ogni Carboniense che si rispetti. E’ patriottismo cittadino, e aggregazione e compattezza; è lotta e sacrificio. E’ cuore Bianco Blu!
Sì perché questa squadra ne ha passate tante, in tanti hanno provato a fargli lo sgambetto. Ma la sua forza e la forza dei suoi Briganti, fanno sì che non si arrenda mai.
Uniti per riavere il Nostro Stadio
E’ per questo che voglio unirmi al coro. E’ per questo che voglio essere parte di questa lotta.
Al Carbonia quest’anno è stato portato via lo Stadio. Ne ho lette di ogni!
Lo Stadio Zoboli è inagibile, la vecchia società ha lasciato troppi debiti e la nuova non intende pagarli…
Parole, parole, parole.
Lo Stadio c’è! E’ nostro, è dei cittadini di Carbonia che vogliono che venga restituito alla squadra del Carbonia.
Chi sta nei palazzi, chi amministra la città su mandato degli elettori, deve rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione immediata.
Non ci sono scuse. Lo Sport e soprattutto il Calcio sono la prima fonte di distrazione per i nostri bambini per i nostri giovani. Creare gruppo, sana aggregazione come accade nello sport, fa si che i ragazzi abbiano altro da fare che vagabondare per strada o aprirsi al mondo con un cellulare in mano.
Ridateci lo stadio per ricominciare a Sognare
Il Carbonia, squadra dove hanno militato grandi giocatori, penso a Giorgio Melis, che è arrivato ad allenare il Cagliari, o al più giovane e recente Momo Cosa, che con le sue azioni è capace di farci toccare il cielo con un dito; ma ce ne sono tanti altri davvero. E mi sembra davvero uno smacco per una città centrale come Carbonia che si perda la possibilità di avere il pregio di una squadra come Il Carbonia Calcio che gioca in uno Stadio che ha sicuramente vissuto giorni migliori come lo Zoboli.
E allora, ci si comporti come si comporterebbe un buon padre di famiglia: si dia importanza e priorità al benessere e al futuro dei nostri figli.
Chi governa la città si prenda carico di questo impegno e ridia ai suoi cittadini l’orgoglio di tifare la propria Squadra anche quando gioca in casa e di colorare le domeniche di Bianco Blu!