La mamma è uscita: biografia di una femminista

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La mamma è uscita

La mamma è uscita è un libro autobiografico, scritto a quattro mani da due donne, mogli, madri, artiste e compagne che, a metà degli anni ’70 fondano il Gruppo Femminista Immagine. Sono Milli Gandini e Mariuccia Secol. Conosciamole insieme.

Le autrici

Mariuccia Secol intraprende la carriera artistica negli anni ’50. Anni dopo, a metà degli anni ’60, apre la sua prima atelier di pittura e scrittura creativa. Le sue opere vengono esposto non solo in Italia, ma anche a Praga, Parigi, Vienna, Bruxelles e Lisbona. Proprio in quegli anni, insieme a Milli Gandini e ad altre artiste fonda il Gruppo Femminista Immagine.

Femminismo anni '70

Movimenti femministi anni ’70

Milli Gandini, dopo aver fondato il Gruppo Femminista Immagine, negli anni ’70 insieme a Mariuccia Secol, prosegue con la sua carriera d’artista. Nel 1978 partecipa alla Biennale di Venezia. Il massimo successo lo trova negli anni ’80, durante i quali espone in diverse collettive internazionali. Negli anni ’90 fonda la prima galleria notturna d’arte contemporanea in Italia, chiamata Gallery Night.

Nel frattempo nemmeno Mariuccia si è fermata. Negli anni 2000, infatti, fonda un laboratorio d’arti visive a Daverio, Varese, con alcune artiste del luogo.

Insieme scrivono “La mamma è uscita”, la loro biografia, che racconta al mondo il femminismo degli anni ’70 e non solo.

La mamma è uscita

La mamma è uscita racconta proprio dei primi fermenti femministi nel mondo dell’arte nella metà degli anni ’70. Protagoniste del racconto, ovviamente, le due autrici Mariuccia Secol e Milli Gandini, che in quegli anni quel fermento lo hanno vissuto in prima persona.

Biografia di una femminista

Come si diventa una femminista? Milli Gandini e Mariuccia Secol lo raccontano nella loro biografia

Nella biografica raccontano di come scoprono la propria identità e con essa la loro condizione minoritaria, decidendo, nel 1974 di fondare, insieme ad altre donne artiste, il Gruppo Femminista Immagine.

La loro è una lotta politica, affianco ad altre donne e al gruppo del Salario al Lavoro Domestico.

Le due autrici ripercorrono e ricostruiscono così le conquiste culturali, il contesto e l’atmosfera che si respirava allora, arrivando fino alla Damnatio Memorae, alla fine degli anni ’80.

Gruppo Femminista Immagine

Il gruppo fondato dalle artiste serviva a mettere in luce le potenzialità creative e culturali della donna. In quegli anni le donne femministe italiane erano alle prese a instaurare un rapporto con il corpo e con tutta la fisicità femminile.

Femministe anni '70

Movimenti femministi anni ’70

In particolare il Gruppo Femminista Immagine esplorava la fisicità femminile partendo dagli spazi che abitava quotidianamente. Si buttarono giù veli di pudore mischiato a vergogna e oppressione.

E il tutto sfocio nel suo massimo con la Biennale di Venezia del 1978, la prima Biennale durante la quale venne dato ampio spazio alle artiste donne e ciò avvenne proprio grazie all’impegno del Gruppo Femminista Immagine.

Tratto da “La Mamma è Uscita”

Sono figlia di una femminista, ho visto nascere il movimento dentro casa tra i cocci dei piatti rotti e le lenzuola sporche. Ho visto mia madre uscire dal suo ruolo prima simbolicamente poi fisicamente. L’arte è stata l’arma più affilata che potesse costruire con le proprie mani. L’ha rubata a lui quando serviva muta a ogni suo bisogno”.

L’arte femminista non nasce da un’istanza estetica ma dal dolore, dal troncare il lamento secolare delle donne e da una volontà di equilibrio e di rinascita”.

Mariuccia Secol e Milli Gandini, raccontano, inoltre: “Non ricordiamo se in una giornata di sole o di pioggia ma sicuramente in un momento di felicità”. È in quel momento che nasce il movimento, che nasce il Gruppo Femminista Immagine.

Fu Milli ad inventare lo slogan: “La mamma è uscita”, un manifesto politico allora.

“È bello esprimersi. È bello lottare. Fare e lottare per cose che senti tue fino in fondo”.

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