La Donna in pigiama che scappa dalle bombe in Ucraina
Mi tremano le mani, ma ho bisogno di scrivere. Ho bisogno di lasciare traccia di ciò che sto provando per me stessa, per qualcun altr*, per chi non lo so, per non dimenticare, ancora! Per non abituarmi mai all’orrore di cui la razza umana è capace.
Guardo il volto di questa ragazza ucraina fotografata da Evgeny Maloletka, un volto ancora luminoso di gioventù, un volto che dovrebbe sorridere alla vita che porta in grembo, e mi sento impotente, mi manca l’aria.
Osservo e vedo un volto macchiato dal sangue, un volto casa di occhi terrorizzati, un volto che con tutta la dignità possibile accompagna un corpo di una madre fuori da un ospedale bombardato, tra le macerie, tra corpi senza vita, tra l’orrore.
Come si può nel 2022 permettere che una Donna con un pigiama a pois diventi il simbolo di una guerra atroce?
Come si può permettere che di nuovo un pigiama diventi il monito di ciò che la storia avrebbe dovuto insegnarci?
E non esistono motivi, giustificazioni, la Guerra è sbagliata, sempre, comunque.
Non saranno certo queste mie parole digitate al pc a cambiare qualcosa o a svegliare le coscienze. Ma per me è impossibile continuare a vivere senza pensare costantemente al fatto di essere nata in un luogo baciato dalla fortuna.
E mi ritrovo qui, a guardare costantemente la foto di questa giovane donna, che dovrebbe vivere con gioia l’attesa per l’arrivo del suo bambino o della sua bambina, e invece scappa da un luogo che dovrebbe essere sicuro, in una terra che dovrebbe essere sicura, in un mondo che dovrebbe essere sicuro.
Ma purtroppo siamo nelle mani di uomini che ogni giorno per un motivo o per un altro trovano una scusa per giocare a fare i forti, per giocare con la vita delle persone.
Mi sento responsabile! Siamo tutti responsabil*!