Kernos Ceramiche: creatrice di Sardegna
Manuela, meglio conosciuta come Kernos Ceramiche, sì, io la chiamo proprio Kernos, è una di quelle donne che ti ruba il cuore e non te lo restituisce più!
Allegra, dinamica, umile e con l’arte che esplode in ogni suo sguardo, in ogni suo gesto, è una creativa che tiene alto il nome della Sardegna nel campo della ceramica e soprattutto come Donna Sarda.
Finalmente sono riuscita ad intervistarla ed è un onore per me farla conoscere anche a voi che mi leggete con tanto entusiasmo in questa estate 2021.
Chi è il vero volto di Kernos?
Dietro la Kernos Ceramiche c’è sempre stata mia madre, Graziella. Ha iniziato lei nei lontani anni ’90 mentre io curiosavo tra i pennelli e i colori all’età di 7/8 anni .
Finite le scuole ai 18 anni mi disse: ” O ti cerchi un lavoro oppure vieni ad imparare il mestiere”
Ho scelto la seconda convinta che sarebbe stata una passeggiata ma così non fu.
Da dove nasce il tuo amore per la ceramica?
Sarò sincera non è stato amore a prima vista. Quando ho iniziato sono partita dalle basi che di creativo non hanno nulla!
La mia mansione principale era sistemare, pulire e catturare con gli occhi tutto quello che mi circondava.
Ho imparato tanto guardando. Quando ho preso in mano per la prima volta il chiodo e ho iniziato a incidere è stato un disastro perché, al contrario di ciò che pensavo, non è come disegnare su un foglio di carta;
Inizialmente non è stato facile, ho provato e riprovato. Ammetto che c’è stato un momento in cui avrei voluto mollare e credevo di non essere portata. Dopo svariati tentativi e fallimenti ho capito che quella sarebbe stata la mia strada.
È stato difficile intraprendere la tua attività?
Il difficile non è intraprenderla ma portarla avanti. Faccio questo lavoro da ormai vent’anni e più passa il tempo e più mi rendo conto che senza forza di volontà, passione e sacrifici probabilmente non sarei qui.
Non è facile rimanere con la serranda alzata, ogni giorno è una sfida. Durante il primo lockdown ho avuto paura
di non farcela ma grazie ai social, alle condivisioni, al passaparola e a coloro che hanno deciso di regalare o farsi un regalo con una mia creazione, sono qui.
Grazie a tutti coloro che con questi piccoli gesti mi aiutano a portare avanti la mia passione.
L’essere Donna ti ha penalizzata?
Credo non mi abbia penalizzata l’essere donna. In questi vent’anni ho conosciuto tantissime donne artigiane, una più brava dell’altra.
Quello che a me dispiace (parlo del mio settore) è che continuo a vedere poca collaborazione, non c’è gruppo e non ci si aiuta.
Io ho sempre creduto e non voglio smettere di farlo nell’ “Unione fa la Forza” ma la verità è che c’è tanta mentalità chiusa, un pizzico di invidia e gelosia inutile, ma questo è tutto un altro discorso e non voglio annoiarvi.
Quanta Sardegna c’è nella Kernos?
La Kernos Ceramiche è Sardegna!
Un elemento che accomuna tutte le mie creazioni è la pavoncella sarda con le sue linee morbide e rotondeggianti.
È uno dei simboli tra i più importanti della Sardegna.
Racchiude in sé diversi significati tra cui di buon auspicio, prosperità e Fertilità. Sono partita dalla tradizione creando una versione stilizzata che strizza l’occhio al moderno.
Tra i miei disegni principali troviamo la pavoncella tradizionale e quella stilizzata, ribattezzate rispettivamente Dorotea e Athena.
Le faccio convivere in un presente sempre più proiettato verso una comunicazione digitale, grazie alla quale si può trasmettere tutta la conoscenza di un mestiere dalle origini antichissime.
Ogni artigiano ha la propria linea, con le proprie diversità che rendono ricca l’offerta del patrimonio artigianale e artistico della nostra cara isola.
Hai un consiglio per chi volesse intraprendere questa strada?
Questa strada la consiglierei solo a chi ha tanta passione in quello che andrà a fare. Perché sarà quello il motore principale che farà andare avanti tutto anche nei periodi più difficili.