In memoria di Carla Fracci: una vita in volo
L’Italia e il mondo intero piange la ballerina per eccellenza. Una vita intera, 84 anni, passati quasi tutti danzando. Fino all’ultimo, anche quando l’età avanzata avrebbe fermato chiunque. Lei, Carla Fracci, ha passato una vita in volo e quando è volata via l’ha fatto con l’eleganza di sempre. Dalle radici umili al successo mondiale, senza arrendersi mai, sei mai dimenticarsi del suo sogno. Oggi vogliamo ricordala così, con l’eleganza, la bellezza e la leggerezza con cui si è sempre presentata in vita. Un articolo che non vuole descrivere la morte, ma raccontare la vita, quella di Carla Fracci, una donna che ha dedicato tutta la sua vita alla danza.
Piccola biografia di Carla Fracci
Carla (Carolina) Fracci nasce a Milano, il 20 agosto del 1936. Il padre, Luigi Fracci, fu sergente maggiore degli alpini. Mentre la madre, Santina Rocca, era operaia.
Durante la guerra la famiglia Fracci fu costretta ad andarsene da Milano, per rifugiarsi nella casa in campagna dei nonni materni. Quella campagna che Carla ha ricordato con orgoglio e immensa gioia per tutta la sua vita.
Tuttavia, finita la guerra, la famiglia decise di fare ritorno a Milano.
L’inizio della vita da ballerina
I genitori e tutti coloro che le erano vicini notarono subito che la piccola Carolina aveva uno spiccato senso del ritmo e la incoraggiarono a partecipare a un’audizione al Teatro della Scala.
Tuttavia i primi anni di Carla Fracci da ballerina non furono affatto facili. Dopo i bellissimi anni passati in campagna, quel mondo rigido e pieno di regole le stava troppo stretto.
Strinse i denti e andò avanti, qualche volta il suo lato ribelle si faceva sentire e (soprattutto in quegli anni) stonava troppo con il mondo rigoroso della danza. Eppure nessuno poteva negare il suo sconfinato talento.
Una carriera tutta in salita
Alla fine, Carla Fracci, si diplomò alla scuola di danza del Teatro della Scala. Dopo appena due anni divenne ballerina solista e ben presto prima ballerina.
Dopo una decina di anni dal diploma Carla Fracci si ritrovò a girare il mondo, iniziando a ballare per compagnie straniere: il London Festival Ballet, il Sadler’s Wells Ballet (oggi Royal Ballet), il Balletto di Stoccarda e il Balletto Reale Svedese.
Nel ’67 il suo successo arrivò oltreoceano. Carla Fracci divenne l’ospite d’onore all’American Ballet Theatre.
Successivamente diresse il Teatro di San Carlo di Napoli (fine anni ’80), il corpo di ballo dell’Arena di Verona (1996/1997) e dal 2000 al 2010 il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma.
Carla Fracci: cinema, televisione e letteratura
Nella sua carriera non mancarono apparizioni cinematografiche e televisive.
La sua vita fu raccolta e raccontata in diverse occasioni. Come nella sua biografia edita Mondatori e curata da Enrico Rotelli, “Passo dopo Passo”.
Carla Fracci, inoltre, ha firmato la prefazione del libro del ballerino e coreografo Roberto Baiocchi, “Ballerina”.
Carla Fracci: la prima ballerina assoluta
Se dici danza dici Carla Fracci. Lei da sola ha dettato le regole della danza degli ultimi 70 anni. Tanto che il New York Times la definì “prima ballerina assoluta”.
Ma lei, di umili origini e un po’ polemica, ha anche sempre cercato di non perdere la sua personalità, anche se in punta di piedi.
“Mi lamento perché sono polemica, ma la mia è stata una gran bella vita”.
Si racconta Carla Fracci, orgogliosa della sua vita passata volando. “Sono cresciuta tra i contadini, nelle campagne vicino Cremona, libera, tra molti affetti e necessità concrete. E proprio lì, ben piantate per terra, ci sono le mie radici”.
“Eterna Fanciulla Danzante”, disse di lei Eugenio Montale.
Carla Fracci ci ha lasciato volando, dopo una vita vissuta sulle punte, all’età di 84 anni, per un tumore.