Eros, lo Skate e gli allenamenti al FireOne
La cosa che più mi emoziona di Eros è la sua vitalità, la sua continua ricerca di attività da fare e di giochi da provare.
In tutto questo ci va anche la sua passione per lo Skate.
Sono sempre stata felice che i miei figli praticassero dello sport. Ho fatto un po’ di sacrifici per permettere a Rebecca e Rachele di ballare e a Miriana di nuotare. Per poi optare per il gioco di squadra della pallavolo per tutti e 3.
Eros poi ha il pallino del calcio, come ogni Maschio tipicamente italiano che si rispetti e quindi a settembre inizierà questa nuova avventura sportiva.
Ma ciò che più lo appassiona, lo rende felice e gli fa venir sul volto un sorriso unico è andare al FireOne ad allenarsi!
Non conoscevo molto su questo “FireOne”, se non quello che mi hanno raccontato le mie figlie e mio marito.
Così ho cercato su Internet e ho scovato questo articolo su Carbonia.net scritto da Enkey.
La storia di questo parco nasce dalla volontà di alcuni ragazzi di riappropriarsi di uno spazio cittadino trascurato e incurato a Carbonia, come sapete la mia città.
Invece di stare con le mani in mano a lamentarsi di ciò che non andava in città, hanno pensato bene di crearsi loro ciò di cui avevano bisogno.
Hanno dapprima ripulito questa piazzetta e poi l’hanno “arredata” facendola diventare a tutti gli effetti un parco per skaters e appassionati.
Fornendo anche un servizio alla comunità dando nuovamente splendore ad uno spazio di periferia dimenticato.
E’ qui che Eros ha trovato asilo, diventando quasi la mascotte del Parco.
I ragazzi infatti hanno accolto da subito il mio bambino. Lo hanno aiutato e anche formato insegnandogli i trucchi del mestiere e a stare sullo skate diventando quasi un tutt’uno con la tavola su ruote.
Eros ha sicuramente ereditato l’abilità di Skater da suo zio Fabio, ma senza i ragazzi dello skate park non sarebbe diventato così bravo.
Oramai sono quasi 2 anni che Eros quasi tutti i giorni frequenta questo meraviglioso spazio per skaters.
E’ ancora una volta ho la prova che lo sport unisce: non ha colore, non ha età, razza o genere.
Unisce e crea legami che durano davvero per la vita.
Bellissimo Frack. Come sempre lanci un messaggio positivo dedicando un post per questi giovani che amano darsi da fare, che si impegnano a migliorare la propria città e che coltivano sogni attraverso lo sport e le proprie passioni. foto stupende ed Eros è fantastico!!!
Grazie Cla, si sono davvero dei ragazzi in gamba!