Emanuela Ersilia Abbadessa torna in libreria
Emanuela Ersilia Abbadessa torna in libreria con un nuovo romanzo; “È da lì che viene la luce”, edito da Piemme.
L’autrice Catanese si è conquistata l’affetto di una folta schiera di lettori. I suoi romanzi riescono a combinare mirabilmente la ricostruzione del periodo e delle ambientazioni con l’immaginazione romantica. Ma il suo sguardo di scrittrice è anche molto acuto, e sa cogliere nel dettaglio tutte le sfaccettature dei personaggi.
Ma nei libri di Emanuela Ersilia Abbadessa c’è anche molto altro. Su tutte le note cromatiche della sua scrittura traspare lo sconfinato amore per l’arte, in tutte le sue forme.
Dopo la musica che aveva accompagnato il lettore sui passi di Luigi, giovane tenore siciliano, e la poesia che aveva unito Fiammetta e Mario, maestra lei, poeta lui, in “È da lì che viene la luce” è la fotografia a rubare l’anima del lettore. Catturando sulle pagine momenti di vita, emozioni appena accennate, chiaroscuri del cuore.
Da qui la straordinaria ricchezza della narrativa di Emanuela Ersilia Abbadessa. Uno stile letterario unico, una voce che non si dimentica, e che ha fatto appassionare i lettori alla sua scrittura. Sono tutti gli ingredienti che ritroviamo anche nel suo ultimo romanzo.
“È da lì che viene la luce”; la trama e i personaggi
Anche in questo romanzo, come nelle altre opere di Emanuela Ersilia Abbadessa, fra i protagonisti non si può fare a meno di citare la Sicilia.
La terra su cui si muovono i personaggi è infatti molto più che una mera ambientazione. Descritta con ricchezza di particolari in tutte le sue sfaccettature e i suoi contrasti, è passata al setaccio non meno di quanto non lo siano gli uomini e le donne del romanzo.
Aspra e materna al tempo stesso, vibrante di colori di vita; vera, autentica e drammatica, la Sicilia fa da sfondo a una storia ricca di chiaroscuri. E giustamente. Perché mai come nella fotografia, è il magnifico contrasto fra luce e ombra a scolpire i contorni. Suggerendo emozioni, regalando sorprese e facendo trattenere il fiato.
Il libro inizia a Taormina nel 1932. Anni in cui in Italia si respira e si vive l’atmosfera del fascismo. Un’atmosfera – nella concezione del popolo – ancora lontana da quegli estremismi, da quell’odio del diverso, che di lì a breve avrebbe investito le sorti del Paese.
E sono molte le diversità che si affrontano nel romanzo di Emanuela Ersilia Abbadessa. Diversità di interessi, certo. Come la passione per la fotografia del Barone Von Trier, un esteta al contrario dei suoi contemporanei vive proiettato nella ricerca di forme e immagini perfette da immortalare su pellicola. Ma anche diversità di ambienti e stili di vita. Non può esistere, infatti, differenza più grande di quella che separa il mondo del Barone dalla realtà, molto più prosaica, in cui vive il giovane orfano Sebastiano.
E saranno proprio due esistenze così diverse come quella di Sebastiano e del Barone a intrecciarsi. Attraverso la fotografia, passione divorante dell’uno e nuova, affascinante scoperta dal sapore di magia per l’altro.
Ma se la differenza unisce, a volte, può anche dividere. Perché “dove c’è luce, c’è anche ombra”. Ed ecco che proprio la paura e l’odio nei confronti delle differenze, fuori dalla portata “redentrice” dell’arte pura, diventano forza travolgente. Implacabile, come è implacabile la violenza.
Il libro di Emanuela Ersilia Abbadessa è prima di tutto un grido sentito contro chi nelle differenze vede solo barriere insormontabili. “Perché nella realtà era proprio il difetto a creare la bellezza“. Così come è proprio la libertà di essere diversi a creare l’unicità di uomini e donne in tutto il mondo.
Emanuela Ersilia Abbadessa e il suo successo travolgente
Il romanzo, attesissimo ritorno in libreria di Emanuela Ersilia Abbadessa, ha subito conquistato il pubblico. Al punto da conquistarsi a pieno diritto anche una “nomination” per il Premio Strega.
E anche se il libro non è approdato nella rosa dei finalisti, i lettori hanno comunque fatto sentire alta e forte la loro voce.
Del resto l’autrice si era già distinta nel panorama dei premi letterari italiani con il suo romanzo d’esordio. “Capo Scirocco”, uscito nel 2013, l’aveva infatti vista trionfare al premio Rapallo Carige per la Donna Scrittrice e al Premio Letterario Internazionale Isola d’Elba. Inoltre, è stato finalista al Premio Alassio Centolibri e al Premio Letterario Città di Rieti.
Il libro ripercorre le vicende di Luigi, un giovane dallo straordinario talento come tenore, animato da una passione divorante per la musica. Quando viene preso sotto l’ala protettrice della nobildonna Rita Agnello, Luigi ha finalmente modo di studiare musica e frequentare l’alta società. Ma nel farlo sarà chiamato a scegliere fra i sentimenti che si agitano nel suo cuore di ragazzo. Fra l’amore di due donne. O, forse, fra tre passioni, due amorose e una, quella per la musica, che ha plasmato la sua vita fino a quel momento…
“Fiammetta”, romanzo uscito nel 2016, è invece la storia dell’amore che la poesia fa scoccare fra l’omonima protagonista e Mario Valastro. Un amore travolgente, trascinante, proprio come i versi di un poema epico. Ma che dovrà inaspettatamente fare i conti con le difficoltà che insorgono una volta sposati. Perché Fiammetta e Mario sono peersone forti, indipendenti e volitivi. Le costrizioni rigide di un vincolo matrimoniale si dimostrano, per la coppia, tutt’altro che idilliache.
Emanuela Ersilia Abbadessa è nata a Catania nel 1964. Saggista, insegnante di Storia della Musica e organizzatrice di eventi tematici a sfondo musicale, attualmente vive e lavora a Savona. È giornalista per l’edizione palermitana di Repubblica, per il Secolo XIX, Notabilis e Midnight.
Dal suo esordio nella narrativa si è subito affermata come una delle voci più caratteristiche del panorama letterario odierno. I suoi libri sono degli autentici best-seller, amati e consigliati da moltissimi lettori.
Letture ideali per chi sogna di immergersi in atmosfere uniche, paesaggi spettacolari e sentimenti appassionati, puri. E dolorosamente veri.