Amministrative Cagliari: conosciamo Laila Di Naro
Il 16 giugno il Capoluogo Sardo è chiamato alle urne per il rinnovo del consiglio comunale.
Tanti i cittadini che si sono messi a disposizione per questa tornata elettorale. Ma come sapete La Frack magazine è un Magazine che ha un occhio di riguardo per le donne, e come per le scorse regionali, anche questa volta apriamo le nostre pagine virtuali alle candidate dei vari schieramenti.
Ad aprire questa “rubrica” una cara amica, Laila Di Naro, giornalista, da sempre in prima linea per le donne. E’ candidata con Forza Italia a sostegno di Paolo Truzzu.
Scopriamo quali sono le sue idee per una nuova Cagliari!
Chi è Laila Di Naro?
Francesca grazie per avermi dato questa opportunità di farmi conoscere sotto una veste nuova per me: quella di aspirante politica.
Sono una donna forte, umile e onesta, orfana di padre e madre dall’età di 23 anni, morti assieme due mesi l’uno dall’altro per colpa del cancro maledetto.
Sono andata avanti senza mai voltarmi indietro.
Oggi ho 50 anni suonati e rugosi, sono moglie e mamma di due gioielli, Tommaso e Massimo, sono laureata in Lettere Moderne, insegno materie umanistiche e amo i miei studenti.
Alterno questa attività con quella di giornalista, professione che svolgo da 21 anni, con passione e dedizione.
Sono una precaria. E’ dura, ma non mollo.
Perché hai scelto di candidarti?
Da cronista ho guardato, descritto e informato i cagliaritani su ciò che accadeva in città.
Ho ascoltato storie toccanti e allegre, ho visto gente piangere, altri sorridere e proprio per questo che ho deciso di scendere in campo a fianco delle persone per ridare nuovamente dignità alla nostra raggiante Cagliari.
E’ arrivato il momento di cambiare rotta, se prima facevo domande, ora, nella speranza di diventare un amministratore comunale, a dare risposte sarò io.
La sfida è impegnativa e credo che sia necessario un lavoro di gruppo tra consiglieri e cittadini, perché senza di loro è difficile trovare le soluzioni.
A cosa daresti priorità nel caso venissi eletta?
Non esiste un’unica priorità perché ci sono tante esigenze oramai non più differibili.
In una città come Cagliari emerge il bisogno di potenziare la sicurezza.
La presenza di stranieri, di clochard, di quelli che vivono ai margini della società è espressione di un degrado preoccupante.
Ci vorrebbero più controlli, ma anche servizi di assistenza e di accoglienza per coloro che vivono in realtà disperate. L’amministrazione comunale deve partecipare alla creazione di nuova occupazione, di posti d lavoro.
Urge il potenziamento di una mobilità di servizi in modo che siano accessibili a tutti, agli anziani, ai disabili o a chi vive in quartieri oggi isolati, come accade a Castello.
Bisogna potenziare il commercio, soprattutto riqualificare le vie dei negozi per evitare la moria delle attività.
E tanto altro. Tutelare le mamme lavoratrici, incrementare strutture adeguate per bambini.
Combattere la dispersione scolastica, investire sulla formazione e istruzione scolastica.
Aprire altre aree per cani, renderle vivibili.
Un lungo elenco di priorità, ma senza la collaborazione dei cagliaritani, rimarranno solo e sempre parole.