Intervista a Carla Bassu la Costituzionalista del Web
Carla Bassu è la Donna giusta nel periodo storico giusto!
Sassarese, Avvocata, Professoressa all’Università di Sassari, Scrittrice, Blogger, insomma una Donna impegnatissima che abbiamo imparato a conoscere anche grazie alla sua autorevole presenza in tanti programmi televisivi di approfondimento.
Senza nascondere l’emozione e l’onore che provo nel poter ospitare la Dotteressa Bassu nel mio Magazine, credo che il miglior modo per raccontarla sia leggere le sue parole:
Grazie Carla per la tua disponibilità, Innanzitutto vorrei chiederti chi è Carla Bassu?
Sono una persona curiosa e disciplinata. Ho una vita piena, un lavoro che mi appassiona e tanti interessi che condivido con le persone che mi stanno più a cuore. Sono grata e orgogliosa della mia famiglia di origine e di quella che mio marito e io abbiamo costruito.
Da dove nasce l’idea (o l’esigenza) di scrivere di Costituzione in un blog?
È il frutto del primo lockdown e della frustrazione di avere tanto da dire e canali di diffusione inadatti.
L’enormità della situazione, l’impatto della crisi sanitaria sui diritti fondamentali e sulle scelte istituzionali mi spingevano a riflessioni estemporanee, legate all’attualità più stringente, non idonee a essere pubblicate nelle sedi scientifiche tradizionali e, d’altra parte, i giornali con cui collaboravo non riuscivano a garantire sempre una pubblicazione tempestiva.
Così mi sono creata da sola, in modo del tutto artigianale, un luogo che accogliesse i miei pensieri di “attualità costituzionale” da condividere.
Nella tua Bio ti descrivi come una “militante delle libertà fondamentali e sostenitrice della parità di genere” puoi raccontarci di più?
Sono cresciuta in un ambiente pieno di stimoli e grazie ai miei genitori sin da tenera età ho avuto l’opportunità di visitare luoghi meravigliosi, entrare a contatto con culture lontane e vedere con i miei occhi situazioni di ingiustizia e disparità, frutto solo della lotteria della sorte.
Quei viaggi da bambina mi hanno segnata, insieme ai libri di cui sono sempre stata vorace, che negli anni hanno aperto per me mondi e acceso lampadine. Grazie a esperienze e letture ho capito che il rispetto degli esseri viventi e il riconoscimento dei diritti fondamentali è la base della civiltà, da rivendicare e perseguire con determinazione.
La sensibilità alle tematiche di genere è arrivata dopo perché finché ho vissuto protetta dall’ovatta della mia famiglia, della scuola e dell’Università non ho percepito l’esistenza del problema.
Fino a quando sono entrata nel mondo del lavoro non mi ero mai posta la questione che essere donna avrebbe potuto costituire un handicap, ma alcune circostanze mi hanno letteralmente sbattuto in faccia il problema.
Ne ho preso atto e ho cominciato a pensare, studiare, scrivere e occuparmi del tema sia dal punto di vista professionale che nella realtà quotidiana.
Sei stata chiamata dal Segretario del PD Letta per coordinare il comitato in materia di riforme istituzionali, quanto è importante come donna veder riconosciuta la propria preparazione e autorevolezza?
Preparazione e competenza dovrebbero essere i soli criteri in base ai quali essere selezionati per svolgere qualunque mansione.
Ho avuto la fortuna di confrontarmi e lavorare con persone serie e grandi professionisti, interessati solamente a ottenere risultati sul campo.
Se queste sono le regole di ingaggio il genere passa in secondo piano. Le donne, quando messe nelle condizioni di competere alla pari, non hanno difficoltà ad affermarsi. Il problema è che spesso le condizioni di partenza sono inique perché sulla componente femminile della società grava ancora una zavorra di oneri e pregiudizi.
Per chi, come me, si occupa di forma di governo e diritti in chiave teorica, studiando gli ordinamenti stranieri per formulare nel confronto regole migliori, avere la possibilità di tradurre queste idee in pratica, collaborando affinché diventino riforme che innovino il sistema ha un valore inestimabile.
Ti vediamo spesso ospite in tv, quanto è importante parlare oggi di leggi e Costituzione anche nei programmi di approfondimento e nei notiziari?
È fondamentale perché la Costituzione è patrimonio di tutti e tutte. L’ordinamento giuridico non è qualcosa di altro rispetto a noi ma è parte della nostra quotidianità, ci appartiene.
Siamo immersi in un mare di regole ed è importante conoscerle e capirne il senso per rispettarle con cognizione di causa ed eventualmente metterle in discussione, nei canali opportuni e secondo schemi di civiltà (cosa che non sempre accade).
Nel diritto ogni scelta risponde a una esigenza della società e ha una ragione e un significato. La comunicazione istituzionale è importante e il linguaggio utilizzato dovrebbe essere sempre chiaro e facile da decodificare per tutti.
Tecnicismi gratuiti e linguaggio criptico non aggiungono nulla al messaggio che si intende veicolare, servono solo ad allontanare le persone.
Ti chiedo di lasciarci con un consiglio per le giovani donne che vogliono intraprendere la tua carriera
Studiate, viaggiate per vivere le culture costituzionali di cui vi occupate e non lasciatevi intimidire da niente e da nessuno.
Ci saranno battute di arresto e delusioni ma se si crede in quello che si fa, se si lavora con rigore, metodo e abnegazione i risultati arrivano. Come in tutti i settori è difficile che le occasioni vengano a bussare alla nostra porta ma le opportunità sono tante, vanno cercate o create.
Il segreto per cogliere e mettere a frutto le possibilità che si presentano è farsi trovare preparate e affrontare ogni impegno con l’attenzione e la professionalità che si riserverebbe al lavoro più ambito e prestigioso del mondo.