Parla Veronica, l’infermiera della rianimazione Covid del S.Trinità di Cagliari
È di nuovo emergenza Covid! In questa estate 2021 il virus pare non voglia darci tregua e nonostante la campagna vaccinale proceda spedita in tutta Italia e anche nel resto del mondo, sono ancora molte, troppe le persone che non vogliono vaccinarsi, che rifiutano l’idea di dover esibire il Green Pass, invocando il diritto ad una libertà che stride un po’ con le quasi 130.000 morti che il nostro Paese piange.
Anche la mia Sardegna soffre, e il Covid ha bussato anche alla porta della mia famiglia.
Mentre scrivo mio cugino si trova in ospedale con piccoli e speranzosi segnali di ripresa, dopo una settimana nella quale abbiamo temuto il peggio e dove aspettavamo con ansia la telefonata del medico che ci desse qualche buona notizia.
L’incredibile forza del personale Sanitario
In tutto questo tempo il mio pensiero è andato anche al personale sanitario, alla speranza che non molli, nonostante questo anno e mezzo di lavoro immenso e ininterrotto.
Sì, perché mentre noi continuiamo a invocare la nostra libertà costituzionale, a voler vivere a tutti costi una vita normale, imprecando ogni due per tre per la mascherina o il distanziamento, ci sono delle persone che lavorano per salvare vite, le nostre vite!
Veronica, l’infermiera che invita a vaccinarsi
In questi giorni mi ha colpito molto la foto di un’infermiera, completamente bardata che invitava tutti a vaccinarsi.
Lo scatto ha fatto il giro del web e delle varie testate giornalistiche, e l prima cosa che ho pensato è che avrei voluto intervistarla, e darle voce.
Ce l’ho fatta, l’ho rintracciata, e ho avuto l’onore dei porgerle alcune domande che vi riporto integralmente, perché vi assicuro che non c’è bisogno che io aggiunga nulla.
Un grazie va anche alla direzione del Santissima Trinità, per la fiducia accordata al mio piccolo Magazine, e al personale sanitario tutto, che lavora senza sosta ogni giorno, per garantirci una vita il più normale possibile!
Veronica, uno scatto che ha fatto il giro del web, un messaggio semplice ma potente vaccinatevi!
Cosa ti ha spinto a farlo?
Ho fatto questa foto inconsapevole di quanto sarebbe diventata virale, per sensibilizzare la gente che mi sta vicino a vaccinarsi!
È l’unico modo che abbiamo per proteggere chi amiamo e non solo. L’ho fatto perché vedere di nuovo la rianimazione dove lavoro, convertita in rianimazione Covid è una sconfitta.
Come vive un’infermiera il suo lavoro oggi in un reparto Covid?
Lo vive più angosciata di prima, perché i mezzi per evitare la riapertura della rianimazione Covid stavolta c’erano. Noi siamo stremati ed angosciati, per l’ennesima volta di nuovo in tuta, di nuovo ad aver paura di contagiare chi ci sta vicino. E poi dover mettere la tuta dal 30 di luglio, tre paia di guanti, calzari e maschera, ti garantisco che non è per niente una passeggiata con 45 gradi.
Cosa provi quando un tuo paziente non ce la fa?
Provo un profondo senso di impotenza e sconfitta, ci sostituiamo in figli, fratelli, nipoti o quel che è, per provare a farli sentire meno soli, per dargli almeno un po’ di calore e fargli capire che ci siamo noi.
Ma ogni volta che un paziente non ce la fa è dura, e purtroppo dalla seconda ondata sono stati tanti, non dimentichiamocelo.
Sono tanti ora i pazienti ricoverati? E quanti di questi non sono vaccinati?
I pazienti ricoverati in rianimazione fino a ieri erano 7 con un’età compresa tra i 45 e i 72 anni, con età media di 55 anni; e sono tutti non vaccinati.
Cosa vuoi dire da donna di scienza a chi ha ancora dubbi sui vaccini?
Voglio dire di vaccinarsi perché è l’unico modo per evitare il ricovero in rianimazione, e si proteggerebbe anche tutta quella fascia di persone che per gravi motivi di salute non può fare il vaccino, solo così potremo tornare alla nostra vita di sempre!