È sempre 25 Novembre

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25 novembre

Il 25 novembre arriva anche quest’anno. Ci sprecheremo a scrivere articoli, lanciare appelli, fotografare scarpe rosse, proprio come ho fatto io, perché sono un simbolo. Un simbolo che rappresenta qualcosa di terribile ma che dobbiamo sempre ricordare. Ma l’anno prossimo ci ritroveremo ancora qui, a contarci, a vedere chi di noi manca all’appello!

La violenza contro le donne non è solo una piaga sociale, è una vera e propria emergenza mondiale.

E l’Italia?

Nel nostro amato Bel Paese si compie una violenza di genere ogni 15 minuti. Il quotidiano La Repubblica parla di 88 donne vittime di violenza al giorno, e nel circa l’80% dei casi sono italiani che commettono soprusi su italiane.

Nessuna Distinzione

Non c’è distinzione, né di regione, né di cultura. Non incide la situazione economica. Lo dimostra ad esempio l’arresto di un’insospettabile manager quarantenne di Lecco, che dopo la separazione dalla moglie straniera l’ha più volte stuprata insieme alla sua banda di amici, e non contento picchiava anche il loro figlio.

Insomma siamo di fronte ad una vera e propria emergenza culturale.

La cultura patriarcale ritornata prepotentemente in voga in questi anni anche tra i nostri politici non è sicuramente d’aiuto alla diffusione del rispetto del diritto della donna di essere considerata libera.

Libera di scegliere, di amare, di vestire, di ridere, di spendere, di lavorare.

Diritti che sembravano conquistati e ormai garantiti, ma che invece vengono di nuovo messi in discussione.

C’è chi vuole ancora vederci solo come incubatrici, angeli del focolare, donne delle pulizie, cuoche e serve devote al padrone marito.

Una battaglia di tutti

È per questo che siamo di nuovo chiamate a lottare. Ma non dobbiamo farlo da sole. Accanto a noi devono esserci i nostri padri, i nostri mariti, i nostri figli.

Dobbiamo per prime diffondere la parità di genere, dando l’esempio. Praticandola. Con le nostre amiche, ma soprattutto con le nostre nemiche!

Perché è solo attraverso l’unione, la condivisione, la cooperazione che possiamo farcela. Soltanto se siamo unite, se impariamo ad ascoltarci, a non girarci dall’altra parte “perché se non tocca noi non è un nostro problema”, che possiamo di nuovo riconquistare i nostri diritti.

Aiutiamo, parliamo, denunciamo, facciamo rete. Non sottostiamo ai soprusi, cerchiamo aiuto, sempre.

E siamo noi per prime attive nell’educare i nostri figli maschi al rispetto e alla parità. Insegniamo alle nostre figlie ad essere indipendenti, colte, libere.

Non è difficile, ma è un lavoro che va fatto ogni giorno, a casa, nelle scuole, nelle piccole cose quotidiane.

Ogni giorno è 25 Novembre, ogni giorno è un giorno buono per dire no alla violenza contro le donne!

25 novembre

Eros

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