Diario di una Gravidanza, la Mia!
Ho la testa che mi scoppia da quante cose mi frullano per la mente, parole ed emozioni che vorrei condividere con voi, invece mi ritrovo sulla tastiera pronta decisa e poi, e poi il nulla buio totale.
Che scrivo? Come dirlo ? È soprattutto se è un sogno non svegliatemi.
Il mio test positivo
Vi sembrerò sciocca ma dopo sette anni questa gioia mi sembra impossibile;
ormai come si dice mi ero messa l’anima in pace concentrando le mie energie esclusivamente su noi tre, ho archiviato delusioni e brutti pensieri e sono andata avanti, siamo andati avanti.
Poi non chiedetemi come mi sono ritrovata dopo sette anni nella toilette dello stesso centro commerciale e con la stessa marca di test a dirmi “ma no Carla sei solo stanca sarà negativo” e invece … positivo, ripetete con me:
Po si ti vo!
Ma come, dopo sette anni? In quel momento avrei voluto scolarmi una bella birra, naturalmente Ichnusa!!!
Ma no, ora non si può più! Acqua Carla e pure 3 litri al giorno!
“Annunciazione” al marito
Non fatevi strani films, non ho aperto enciclopedie per trovare il modo giusto;
ci siamo guardati e ci siamo detti tutto:
gioie, preoccupazioni e organizzazione.
Già perché mio marito in fatto di organizzazione è peggio di Marie Kondo.
La prima ecografia
Dopo aver acquistato ben 4 test ed effettuato gli esami per le beta hcg che confermavano il tutto mi sono ritrovata catapultata nel lettino della ginecologa anche lei con gli occhi increduli.
Non vedevo l’ora di sottopormi alla prima ecografia, per me è stato un mix di emozioni, non credevo ai miei occhi era tutto reale.
Un percorso in salita
Si sa la gravidanza a volte non è solo gioie.
Per Gioele è stata una passeggiata senza preoccupazioni, decisioni e tanti controlli.
Questo percorso inaspettato invece qualche preoccupazione in più l’ha portata.
Durante il secondo controllo voluto da me circa 10 giorni dopo il primo perché stavo sempre poco bene, ero molto stanca e in fondo sapevo che qualcosa non andava e avevo ragione.
Ho scoperto infatti che la mia gravidanza era gemellare, era.
Qualcosa è andato storto e a bordo del mio boing era rimasto un solo passeggero.
Non so descrivervi che cosa ho provato, non lo so ancora oggi.
Lo chiameremo passeggero 7
In questo diario che pian piano prenderà forma ho pensato di chiamare il mio ospite passeggero 7.
Il suo viaggio sarà confortevole, rilassante senza turbolenze certo soffrirà un po’ le alte temperature estive ma la compagnia promette che prenderà le dovute precauzioni.
E Gioele?
Avrei voluto informare immediatamente Gioele, invece ho dovuto mantenere questo segreto tutto per me;
non è stato per niente facile, non sono abituata a mentire e nascondere ciò che accade, ma ho dovuto.
Finché un bel giorno l’ho portato con me e l’ho informato di questa super novità.
Non dimenticherò mai la sua espressione e le sue parole “mamma non è uno scherzo? Sai che gli scherzi non mi piacciono, dimmi tutto diventerò fratello? Sono molto felice”
Ora immaginatevi duecentomila domande: cosa devo fare, ti devo aiutare, puoi farmi ancora le coccole, puoi leggere ancora insieme a me, cosa devi preparare, quando nasce?
Queste sono solo una piccola parte, ogni giorno c’è una nuova domanda e curiosità, Gioele è un piccolo ometto ma vi assicuro che molto spesso le nostre conversazioni sono molto meglio di alcune fatte con “adulti”.
Insomma non mi è sembrato così difficile informarlo di questa nostra novità, lo vedo attivo, partecipe e curioso.