Born in LA, la nascita di Zara
Il 19 Aprile è nata la nostra secondogenita Zara. No, non è nata a Los Angeles. “BORN IN LA” è la simpatica frase stampata sul suo sacco nanna. LA è infatti l’abbreviazione della città dove è nata: Landshut.
Una Nascita a Sorpresa
La nascita di Zara era prevista per fine Aprile o inizio Maggio, invece la principessina ha deciso di farci una sorpresa venendo al mondo con 10/15 giorni di anticipo. Giorni preziosi che mi sarebbero serviti per farla aumentare di peso. Sapevamo infatti che sarebbe stata una bimba piccola e difatti alla nascita Zara ha pesato solo 2,5 kg.
Due giorni prima avevo avuto la visita dalla mia ginecologa. La bambina si era girata, ma non era scivolata nel bacino.
Il giorno dopo sono incominciate le contrazioni e la sera ho avuto delle leggere perdite di sangue.
Ho chiesto a mio marito di portarmi all’ospedale perché non avevo mai avuto perdite e temevo per la vita della bimba.
Siamo quindi andati a Landshut, dove sono stata visitata e hanno monitorato per un’ora il battito cardiaco della bimba. La ginecologa mi ha rassicurata dicendo che dopo una visita ginecologica leggere perdite fossero normali. Siamo stati rispediti a casa poiché secondo lei era ancora troppo presto.
Una volta tornati a casa non ho fatto nemmeno in tempo a mettermi il pigiama che si sono rotte le acque. Quindi abbiamo chiamato l’ambulanza e sono stata nuovamente portata a Landshut, dove a mezzogiorno del giorno dopo è nata Zara.
Una Clinica Modello
La clinica di Landshut-Achdorf dista ca. 30 chilometri da casa. Avrei potuto partorire anche a Erding, dove abito, visto che si trova a soli dieci minuti di distanza. Ma la clinica di Erding non ha la rianimazione pediatrica e, in caso di emergenze, i neonati vengono portati a Landshut.
In occasione della nascita della mia prima figlia non avevo considerato questo importante aspetto nella scelta della clinica.
Nella mia inesperienza avevo scelto la clinica più vicina (quella di Dachau, la città dove vivevamo nel 2015) perché avevo il terrore di non arrivare in tempo in sala parto e di partorire per strada (si, si, ridete pure. Ora riesco a ridere anche io, ma allora avevo il terrore che accadesse).
La clinica di Landshut è moderna, il personale professionale e gentilissimo. Le future mamme non devono portare niente per i bimbi: vestitini, pannolini, tutto viene messo a disposizione dalla clinica stessa.
Esistono stanze per le famiglie, con letti matrimoniali, per quei papà che non vogliono stare a casa ma rimanere tutto il giorno e tutta la notte con mamma e bambino;
una stanza a disposizione delle mamme piena di scatole regalo e campioni; una stanza dove poter allattare in tutta tranquillità, assistita dalle infermiere, sempre disponibili a dare consigli e a motivare le mamme in difficoltà.
Insomma, una splendida realtà, una clinica dove il benessere e la serenità di mamme e bimbi vengono al primo posto.
L’assistenza a Domicilio
Una volta a casa, per il primo mese, sono stata assistita da un’ostetrica.
In Germania è frequente che le neo mamme usufruiscano di questo servizio. Ci sono ostetriche che fanno assistenza prima e dopo il parto;
organizzano corsi di ginnastica pre e post natale; vanno a casa delle neo mamme e fanno vedere loro come fare il bagnetto o come pulire l’ombelico;
pesano i bimbi, assistono le mamme durante i primi giorni dell’allattamento, alcune assistono anche al parto in ospedale, se la futura mamma lo desidera.
La piccola Zara è nata con l’ittero e sapere di avere una persona competente al mio fianco mi ha fatto sentire molto più sicura.
Piccole Attenzioni
Il giorno in cui siamo state dimesse abbiamo ricevuto alcuni regali dalla clinica: un sacco nanna con la scritta “BORN IN LA” e una foto di Zara, scattata subito dopo la nascita.
Quest’ ultimo regalo è stato inaspettato e molto gradito, visto che mio marito non ha voluto assistere alla nascita e quindi non avevo foto.
Alcuni giorni dopo il rientro a casa abbiamo ricevuto un regalo dal sindaco del paese dove viviamo: un bavaglino con la scritta “Benvenuta di cuore – Comune di Eitting”.
La Krankenkasse dove siamo assicurati ci ha regalato una piccola valigia piena di campioni di creme, pannolini, salviette, buoni per diversi negozi online.
Insomma, sia in clinica che a casa mi sono sempre sentita in buone mani.
Tutti mi hanno fatta sentire a mio agio. Anche il personale dell’ambulanza che mi ha trasportata in ospedale, che contava assieme a me i minuti che intercorrevano tra una contrazione e l’altra e mi rassicurava dicendo “Stia tranquilla, facciamo in tempo”; e mi raccontava della moglie e dei suoi figli per distrarmi.
Sono stati tutti splendidi! Grazie di cuore a tutti.