Il Piccolo Principe, un successo senza tempo
Tutti i grandi sono stati bambini volta, ma pochi di essi se ne ricordano.
Questa è la pura e semplice verità, ci siamo dimenticati di essere stati bambini in passato, siamo stati travolti dal lavoro, dagli impegni, dal quotidiano e soprattutto da una società che ci vuole grandi, adulti a tutti i costi, persino i bambini non sono quasi più bambini!
Li vogliamo già super autonomi, sempre sul pezzo con un dizionario ricco e fluente già in età prescolare e chi non ce l’ha sembra strano, fuori dal coro;
giocano poco o per lo meno trascorrono il loro tempo libero su pc o tablet di ultima generazione benché siano studiati e organizzati per giuste fasce d età, ma quale età?
Ci siamo dimenticati i veri giochi il condividere, lo sbucciarsi le ginocchia mille volte al parco o perché no correre a per di fiato per le vie della città.
Più che dimenticati, noi adulti ci siamo persi. Io nel mio piccolo per ritrovarmi guardo mio figlio crescere, spesso e volentieri fermiamo il tempo, come ci riusciamo?
Mi ricordo della bambina che sono stata entro nella sua cameretta ribalto tutto e creo mondi fantastici solo per noi, e quando ci va facciamo un salto sul pianeta B612. Voi siete mai stati a merenda dal Piccolo Principe?
Le Petit Prince
Le Petit Prince ha circa sei anni e vive su una stella chiamata dagli adulti B612 , è un mondo meraviglioso fatto di poche cose ma tutte importanti, come i 43 tramonti e le 43 lune in un solo giorno, tre vulcani e una rosa.
Il piccolo ama moltissimo tutto ciò ma ama in modo particolare la sua amata rosa, un fiore dolce e un pò vanitoso, l’annaffia con cura e la difende dal vento e dagli animali;
per distrarsi dall’incubo della solitudine il nostro principe si inventa degli incontri , quindi lascia b612 e la sua rosa e parte per un viaggio incredibile.
Nel deserto del Sahara incontra un aviatore precipitato proprio lì con il suo aeroplano, un adulto incapace di disegnare;
il principe però ha un problema: ha bisogno di un disegno che rappresenti una pecora da riportare sul suo pianeta, per scongiurare il soffocamento di B612 a causa del proliferare delle foglie di Baobab!
L’aviatore prova e riprova e dopo vari tentativi libera la fantasia, il bambino che è in lui regala finalmente il disegno tanto desiderato.
Tramite questo viaggio il nostro principe entra in contatto con gli adulti, si stupisce della loro complessità.
Incontra un re solitario, unico abitante del pianeta che comanda, strano tipo che ama dare ordini ai suoi sudditi…
Incontra anche un ubriacone che pensate un pò beve per dimenticare la vergogna di aver bevuto.
Un uomo d’affari che trascorre le sue giornate a contar le stelle credendole sue.
Il piccolo viaggiatore giunge anche sulla terra, qui incontra un serpente, un piccolo fiore, un controllore ed una volpe che gentilmente chiede di essere addomesticata.
La volpe e l’aviatore sono i pilastri dell’animo del Piccolo Principe .
“Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti”.