Niccolò Spano: Col Pallone fra le Mani
Il basket è l’unico sport che tende al cielo. Per questo è una rivoluzione per chi è abituato a guardare sempre a terra.
(Bill Russell)
La cosa più bella dell’avere un blog è poter scrivere. Io adoro scrivere, soprattutto raccontare. Emozioni, verità, storie e passioni. E quella che vi racconto oggi è sicuramente una storia, vera, che nasce da una forte passione e che trasmette tante emozioni!
Sarà che sono mamma, sarà che la storia che vi voglio raccontare è quella di un giovanissimo quasi coetaneo della mia prima figlia, ma a me ha emozionato tantissimo scoprire la passione e la volontà di questo dolce ragazzo.
L’ho incontrato per caso, davvero per caso! Un sabato mattina, mentre ero nella piazza principale della mia città a far godere la bella giornata ai miei bambini, noto in lontananza un giovanissimo che, cavoli, faceva meraviglie col pallone da Basket!
Mi avvicino e la giornalista che vorrebbe essere in me esce fuori dirompente e inizia a fargli millemila domande!
Quanti anni hai, fai questo per lavoro, insomma lo tartasso fino a chiedergli di poterlo riprendere per il mio Instagram e la promessa di un incontro per un’intervista: accetta!
Niccolò Spano un sorriso tenerissimo e il coraggio di un Leone
Incontro Niccolò un giovedì mattina a colazione. Arriva un po’ impacciato e emozionato, ma dopo un caffè e un pasticcino sciogliamo subito il ghiaccio.
Carboniese doc, 20 anni il prossimo 2 marzo, un diploma in tasca e tanti sogni nel cassetto.
Un giovane come tanti direte voi! E no! Niccolò non è proprio un giovane come tanti!
Educatissimo, garbato nei modi, ha quel che si dice un approccio alla vita da sportivo.
Inizia infatti a giocare a basket a soli 6 anni, e già si capisce che ha stoffa! Anche se lui non si sente proprio a suo agio!
E’ quasi in gabbia, adora quel pallone, ma in cuor suo sa che sicuramente deve evolvere, deve trovare la sua vera strada!
A 15 anni inizia ad annoiarsi, la scuola non lo stimola, e il basket gli va stretto.
Tra le mura della sua camera inizia a giocherellare con il suo pallone! Riesce a tenerlo con un dito. Prima per pochi minuti, ma piano piano quel pallone rotante sta sopra il suo indice per un tempo che sembra infinito, e riesce a passare da un indice all’altro senza troppi problemi!
Lo Spin, così mi ha spiegato si chiama la rotazione che il pallone fa sul dito, diventa la sua droga!
Inizia a cercare su youtube altri che hanno questa sua stessa passione e gli si apre un mondo!
La meravigliosa scoperta del Basket Freestyle
Il basket freestyle nasce intorno agli anni 80. In quegli anni alcuni giocatori scoprono che con la palla possono compiere evoluzioni cha vanno ben oltre il classico gioco per andare a canestro. Molti giocatori iniziano ad abbandonare il basket classico e si avvicinano a quella che diventerà una vera e propria disciplina. Solitamente si fanno accompagnare da musica Hip Pop e Rap e iniziano anche a formarsi le prime Crew. Con l’ evolversi della disciplina nascono le prime acrobazie e per un po’ la popolarità di questo nuovo sport supera anche il basket tradizionale! Si espande velocemente in tutto il mondo, con l’avvento di Youtube poi i video postati diventano virali.
Grazie a questa espansione mediatica anche Carbonia ha il suo piccolo grande campione.
Niccolò infatti ha iniziato ad essere conosciuto nell’ambiente e ha già fatto i suoi primi show!
Si è esibito infatti durante la partita che la Dinamo Sassari ha disputato a Carbonia contro la squadra turca del Galatasary, emozionando il palazzetto.
Tanti sacrifici e un grande sogno
Niccolò si allena, sempre ogni giorno. Non ha un posto dove potersi allenare. Ha chiesto più volte un’appuntamento con l’assessore allo sport cittadino e anche alla Sindaca per chiedere una mano, un luogo chiuso e pulito dove poter continuare ad allenarsi. Ma purtroppo non ha avuto alcuna risposta.
E’ costretto ad allenarsi in strada, dove capita. Ha sofferto di questo, perché purtroppo ha incontrato anche tanta ignoranza. La gente vedendolo con quella palla in mano a fare capriole all’inizio lo derideva, a qualcuno è scappato anche qualche epiteto poco carino.
Ma il ragazzo non si è arreso, non ha smesso di crederci e ora la gente si ferma, lo osserva e quando vede ciò di cui è capace scappa sempre l’applauso.
Niccolò sogna di entrare nella sua Crew del cuore i Damove, leader europei in questa disciplina e io sono sicura che grazie alla sua tenacia e al supporto dei suoi genitori ,che hanno creduto in lui sin dall’inizio possa davvero farcela.
In fondo, proprio come dice questo bel ventenne pieno di sogni:
Non ho fallito se sbaglio, fallisco se smetto di provarci!