la Storia Infinita della Doppia Preferenza

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“Apprendiamo con grande sconcerto che l’iter per l’approvazione dell’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale ha subito una ulteriore battuta d’arresto. Come donne e come amministratrici dei Comuni della Sardegna siamo consapevoli che questa non é la soluzione perfetta, ma crediamo anche che sia attualmente l’unica possibilità per ricostituire quella parità effettiva necessaria per la composizione dell’assemblea legislativa regionale.
Auspichiamo che i Consiglieri possano ritrovare il giusto equilibrio e che si tenga conto delle istanze di cambiamento proposte in questi mesi anche dai comitati spontanei.
Occorre, come in tutti casi in cui si amministra la “cosa pubblica”, avere il coraggio di manifestare liberamente e palesemente il proprio pensiero e il proprio voto. 
No al voto segreto, Si alla doppia preferenza di genere.”

Questo il comunicato stampa uscito ieri firmato da tante donne della politiche, senza colori di partito. Unite in quella che sembra stia diventando a tutti gli effetti una lotta, passatemi il termine, di genere.

Un percorso complicato quello della doppia preferenza di genere in Sardegna, a causa delle divisioni in Consiglio Regionale.

Se Forza Italia e Pd sono d’accordo con il contenuto dell’emendamento non è favorevole invece il Partito dei Sardi.

Motivo della discordia sarebbero le regole da cambiare in due collegi elettorali.

Quello del Medio Campidano, che da tre posti in lista dovrebbe passare a quattro, per avere una ripartizione equa tra uomini e donne e quello dell’Ogliastra, che da due seggi assegnati dovrebbe passare a quattro.

Altro problema sarebbe quello di formare le liste equamente suddivise, attraverso la candidatura di uomini e donne nella misura del 50 e 50.

Dura la presa di posizione della Vice Sindaca di Masainas, autrice anche del comunicato stampa che dichiara:

Ilaria Portas Vice Sindaca di Masainas

“Prendo posizione come donna e come amministratrice perché, ancora una volta si tergiversa su un argomento troppo importante che, guarda caso, riguarda le donne . Io credo che tutti e tutte noi, chiamati ad amministrare la cosa pubblica, a qualunque livello, dobbiamo prenderci la responsabilità delle nostre azioni. Personalmente, ritengo la richiesta di voto segreto inaccettabile e inopportuna. Quanto al tema in sé, condivido le perplessità rispetto alla piena bontà della norma e alla necessità della revisione dell’intera legge elettorale, ma ritengo anche che i tempi siano maturi per cambiare e per provare soluzioni nuove.”

 

 

 

Stesso sconcerto anche da parte della sindaca di Guasila Paola Casula che afferma:

Paola Casula Sindaca di Guasila

“Nonostante il lungo percorso di discussione della modifica statutaria per l’introduzione della doppia preferenza, e l’approdo finalmente in aula di martedì scorso, ad oggi si teme ancora una nuova battuta d’arresto con la possibilità di espressione di voto segreto nella prossima seduta. Oltre che essere notevolmente vergognoso non aver il coraggio di esprimere la propria volontà politica, sembra ancora più spregevole l’idea che il consiglio regionale di oggi provi ad affossare uno strumento che è senza dubbio l’unico attuabile in questo periodo storico per eliminare l’eccessivo divario numerico delle donne impegnate in politica rispetto agli uomini. Qualsiasi governo regionale, per puro dovere istituzionale civico e morale , avrebbe dovuto, senza il bisogno di sollecitazioni esterne, provvedere nel rispetto della carta costituzionale ad eliminare ogni ostacolo alla equa rappresentanza di genere. Le sindache e le amministratrici sarde condannano questi atteggiamenti di chiusura.”

Insomma un’iter, quello dell’approvazione della Leggina che sembra non avere fine.

Alla soglia del 2018 pare assurdo che le donne debbano ancora lottare per avere gli stessi diritti degli uomini.

Mi unisco con forza a queste donne che danno voce a tutte noi e che dovrebbero essere aiutate e supportate in questa importantissima battaglia.

 

Di seguito le donne che hanno sottoscritto il comunicato stampa che apre l’articolo:

Paola Casula sindaca Guasila, Ilaria Portas vicesindaca Masainas, Debora Porrà sindaca Villamassargia, Sabrina Schirru vice sindaca Escolca, Elvira Usai sindaca San Giovanni Suergiu, Laura Capelli sindaca Buggerru, Loredana La Barbera assessora Carbonia, Lucia Lobina assessora Masainas, Daniela Farci Assessora Sant’Anna Arresi, Daniela Uccheddu assessora Tratalias, Orietta Mura assessora Portoscuso, Loredana Frau assessora Piscinas, Marianna Gambula consigliera Masainas, Vanessa Piria consigliera Masainas, Emanuela Pilloni consigliera Sant’Anna Arresi, Annita Tatti consigliera Arbus, Alice Pisano consigliera Masainas, Maddalena Garau assessora Sant’Anna Arresi, Anita Pili sindaca Siamaggiore, Paola Secci sindaca Sestu, Chirra Marcella sindaca Lei, Silvia Cadeddu sindaca Birori, Anna Paola Marongiu sindaca Decimomannu, Daniela Falconi sindaca Fonni, Ester tatti  sindaca Ruinas, Lucia Catte sindaca Romana, Mariassunta Pisano sindaca Nuraminis, Rita Pireddu sindaca Soleminis, Annalisa Motzo sindaca Bolotana, Francesca  Piredda sindaca Tramatza, Carla medau sindaca Pula, Silvia Soru consigliera Guasila, Lucia Cirroni sindaca Uri, Manuela Pintus sindaca Arborea, Romina Mura sindaca Sadali, Francesca Atzori sindaca Siliqua, Silvia Dessi Assessora Villamassargia, Noemi Fadda Consigliera Villamassargia, Silvia Vacca Consigliera Villamassargia, Marina Madeddu sindaca Villa San Pietro, Donatella Dessi Sindaca Armungia, Stefania Piras sindaca Oniferi, Anna Maria Dore Sindaca Uras, Elisabetta di Bernardo, vicesindaca Carloforte, Paola Massidda sindaca Carbonia, Eleonora Cera consigliera Carbonia, Silvia Pinna consigliera Carbonia, Daniela Marras consigliera Carbonia.

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