Vita da Mamma di 5: dietro c’è molto di più

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Inutile negare: la stanchezza e lo sconforto esistono

Non bisogna mai farsi vedere stanchi. Mai mostrarsi deboli, mai lamentarsi perché altrimenti sembri una vittima, e non puoi. Perché hai scelto tu questa vita, sei stata tu a volerla.

Quindi più niente ti è concesso, tu hai voluto la bicicletta, tu pedala.

Bè diciamo che non è proprio così, o almeno non dovrebbe esserlo.

Ho avuto la mia prima figlia a 19 anni, arrivata sicuramente nell’incoscienza e nel pieno dei miei studi e della mia maturazione, ma stravoluta e amata fin da quando ho solo avuto il presentimento che potesse iniziare ad esistere dentro di me.

Ho stravolto la mia vita, ho seguito il cuore e ho imparato a vivere, scegliendo io e a volte lasciando scegliere gli altri per me.

Succede! Sono errori che in gioventù si fanno, ma non è una giustificazione.

La Frack e Rebecca

Maturare come donna e scegliere il proprio destino

La mia maturazione è stata lenta. La mia consapevolezza è arrivata un po’ tardi, verso i 30 anni. Già madre di 3 figli e con un matrimonio di 10 anni, un lavoro stabile, ho capito che qualcosa non andava. C’erano dei pezzi che non combaciavano per niente.

Una casa, la tranquillità economica, dei figli stupendi sono sicuramente essenziali in una vita serena, ma non sono tutto se hai il fuoco dentro.

Se sei una persona ambiziosa, con delle passioni, con degli obbiettivi.

Per troppo tempo ho scelto di assecondare i sogni degli altri. Di essere ciò che qualcun altro voleva che io fossi.

Ma la vera natura di noi stessi è come una bomba ad orolegeria: una volta innescata, difficilmente riesci a spegnerla. Esplode e travolge ogni cosa.

Così è stato per me. Ciò che ho cercato di soffocare dentro di me, ciò che ho cercato di nascondere, è venuto fuori all’improvviso. Ha avuto la meglio sulla mia ragione è ha fatto sì che stravolgessi la mia vita perfetta, la mia famiglia Mulino Bianco, e che finalmente diventassi l’attrice protagonista della mia vita, e non una trasparente comparsa.

La Frack e RobiComina

Roberto, una scelta inaspettata

Quando Roberto è rientrato con tutta la sua forza nella mia vita, le persone a me vicine ne sono rimaste sconvolte.

Roberto rappresentava tutto ciò che per me era inconcepibile.

Io amante delle regole, dell’organizzazione e del politicamente corretto. Lui completamente libero, gioioso, vissuto, sregolato.

Io e lui insieme non si poteva sentire: il giorno e la notte, il sole e la luna, il freddo e il caldo.

E invece, contro ogni aspettativa abbiamo finito per amarci alla follia, odiarci all’inverosimile, litigare come matti e fare pace come santi. Sposarci all’improvviso e avere 2 figli senza pensarci troppo.

Con lui ho imparato che i progetti non si possono fare, che non tutto è come sembra. Ho imparato ad accettare i compromessi, a non avere sempre l’ultima parola. Ho imparato a sentirmi stanca, distrutta, incompresa, ma anche amata, lusiganta e regina.

Ho imparato che i sacrifici sono la cosa più orrenda, che la vita dovrebbe essere più facile, che il lavoro dovrebbe essere ripagato giustamente.

Ma ho anche imparato che è più bello ottenere qualcosa sapendo di aver lottato insieme.

La Frack e Alex

 

Mamma di 5 la fatica più dura, ma la soddisfazione più grande

Con Roberto ho ingrandito la famiglia.

Sono andata oltre i miei sogni di bambina, dove mi immaginavo madre, bella, curata e felice.

No! Non è così. Non sempre.

Dietro il mio viso struccato o ogni sorriso mascherato c’è molto di più.

C’è una notte in bianco, un litigio con mio marito, una bolletta altissima, il guasto di un elettrodomestico inaspettato.

C’è uno scontro con una figlia o un incomprensione con mia madre. C’è un pianto esasperato di stanchezza, di impossibilità al fare qualcosa.

Ma dietro il mio viso truccato e un mio sorriso donato c’è ancora molto di più:

c’è un bacio di mio marito o un ti amo inaspettato, c’è un bel voto a scuola di una figlia o un abbraccio regalato, c’è un “mamma sei la più bella” del mio Eros, o una nuova parola di Alex, c’è una tavola imbandita con 7 posti, chiassosa, disordinata, contestata e amata, che riempie le mie giornate.

Quelle tavole, che possono sembrare semplici rituali familiari sono l’apoteosi della mia felicità.  Quelle tavole, apparecchiate a volte frettolosamente, altre con serenità sono tutto ciò che racchiude la mia splendida vita da mamma di 5 : Amore, Passione, Sacrificio, Dolore, Stanchezza, Felicità, Gioia, Malinconia, Pazzia, Disordine, Sogno e Realtà.

Quindi se qualche volta mi scappa un lamento, o un post con un po’ di malinconia, per favore, concedetemelo. Perché ognuno di noi nel bene e nel male ha diritto di essere un po’ triste, è la vita. Tanto poi torna sempre il sereno.

La Frack e le sue Stelle

 

4 comments

  1. Valeria Lupi 1 Giugno, 2017 at 11:32

    La tristezza capita, arriva a volte senza motivo, accompagnata dalla stanchezza e a volte da una leggera frustrazione. Ma, se si hanno basi solide di cui essere felici, passa così come è arrivata e si torna ad andare avanti col sorriso!

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